
Era l’anno 2013 quando conobbi Nazzareno Mazza.
Ragazzo che gia’ dalla prima presentazione capi’ che tipo era e che persona avrei conosciuto.
Nel 2014 mi chiese di far parte di quello che oggi ritengo il mio modo di essere.
L’interpretazione della mia passione.
O forse… una mia fase di vita che poi trasformai in un logo e in un nome.
IL Pedale nel Cuore.
Oggi siamo nel 2024 e Nazzareno fa parte di questa famiglia all’apparenza numerosa, ma che s’indentifica nelle persone giuste , dove basta una chiamata, unm messaggio per capirci.
Ne abbiamo fatte di salite .
Tante salite….sia di vita che ciclisticamente parlando.
Ma siamo sempre qui, ogni anno, ad intraprendere nuove sfide…nuove avventure.
E io personalmente ringrazio Nazza per l’amicizia che mi ha sempre dato, e per l’attaccamento a qualcosa di cui tengo moltissimo.
In questa foto….in quel gesto c’e’ tutto quello che una persona come me, puo’ volere da un amico.
L’amore per la maglia…per quel simbolo e l’onore di portarla nelle piu’ alte vette d’europa.
Grazie

Esistono gli amici e poi ci sono i ciclisti, guai a mescolarli insieme, il più delle volte diventano un mix semplicemente indissolubile, non esiste competizione e aiutarsi è d’istinto, non solo nella strada.
hai ragione Joe. E come diceva mia nonna, trovare un amico? come trovare un tesoro.